Buongiorno lettori! Bentornati sul blog per una nuova recensione! Oggi parliamo di un romanzo tutto italiano, dall'autrice alle tematiche: Lontano dal mio paese di Lorenza Cozzolino.
Lontano dal mio paese
di Lorenza Cozzolino
Ed: Self Publishing - 161 pagine
La storia di Anna è la storia di tutti i giovani italiani, che in questi
anni sbattono la testa per vedere realizzati i propri sogni e resi
concreti quelli che sono i loro diritti. Poi, se come lei sei nato a
Napoli, la situazione è ancora più complicata, perché non solo devi
combattere con la società, ma anche con tutto il marcio che ci gira
intorno.
Molto bello!
Lontano dal mio paese è stato un volume difficile da capire: non ho mai avuto la necessità di allontanarmi da casa, tra pochi mesi traslocherò in un'altra regione ma non sarà per necessità, bensì per mia precisa volontà, perciò c'è stato fin da subito un profondo divario tra me e la storia raccontata dalla Cozzolino. Non posso capire cosa si provi in questa situazione se non tentando di immedesimarmi.
Naturalmente non si può negare l'attualità di una trama come questa: ogni giorno le persone partono per trovare un'occasione migliore. C'è chi dal meridione risale l'Italia verso nord, chi lascia il paese per trasferirsi altrove in Europa o fuori dal continente; viceversa, c'è chi viene in Italia per tentare la stessa scommessa. La Cozzolino approfondisce l'argomento in modo vero, autentico: alcuni critici letterari sostengono che un buon autore deve descrivere la propria realtà. La denuncia sociale salta all'occhio in ogni pagina, la rabbia e la frustrazione di chi si mette in gioco e non riceve altro che delusioni da un paese che non è per giovani si percepiscono fin dalla prefazione.
I personaggi sono ben giostrati: sono verosimili, coerenti con la tipologia di storia e con se stessi, e la Cozzolino riesce ad utilizzarli e a muoverli nella trama nel modo migliore. Nonostante sia chiaro fin da subito quale sia il destino dei personaggi, l'aspetto brillante sta proprio nell'ottima gestione nei vari capitoli della storia. Spesso leggo romanzi in cui i personaggi non sono coerenti, oppure che hanno ottime basi ma che poi non ricevono la giusta dignità. Un'abilità della Cozzolino è evidentemente quella di saper gestire i propri personaggi nel modo migliore.
Anche lo stile è molto buono: i tempi narrativi sono sfruttati nel modo giusto, il ritmo descrizione/azione è ben dosato e la trama risulta incalzante anche nelle sue parti più lente. In un certo senso segue le regole della saga familiare, pur riguardando una sola persona nello specifico. Mi è piaciuto il modo in cui seguiamo la vita formativa e scolastica della giovane studentessa, non ci sono momenti omissioni né, al contrario, pedanterie: la Cozzolino ha un grande talento, non c'è alcun dubbio a riguardo.
Un altro punto a favore è il modo in cui la Cozzolino fa risaltare l'esasperazione. Arrivata a fine lettura ero molto arrabbiata e nervosa (per la gioia della mia famiglia!) e mi sentivo in un certo senso complice e vittima di un sistema che non permette ai cittadini più giovani di avere la dignità che meritano. Io sono ancora studentessa e non ho ancora avuto esperienze in ambito lavorativo, ma Lontano dal mio paese mi ha dato una scossa in negativo: se possibile sono più demoralizzata di prima e questo va benissimo: farmi provare la stessa frustrazione di Anna è la prova che l'autrice è in grado di far emozionare i lettori. Questo è ciò che chiedo ai libri che leggo, di emozionarmi, e Lontano dal mio paese ci è riuscito alla perfezione.
Questo libro è stato una vera scoperta, lo consiglio vivamente a chiunque voglia qualcosa di vero e di sentito. Quattro virgolette su cinque, ampiamente meritate!
Naturalmente non si può negare l'attualità di una trama come questa: ogni giorno le persone partono per trovare un'occasione migliore. C'è chi dal meridione risale l'Italia verso nord, chi lascia il paese per trasferirsi altrove in Europa o fuori dal continente; viceversa, c'è chi viene in Italia per tentare la stessa scommessa. La Cozzolino approfondisce l'argomento in modo vero, autentico: alcuni critici letterari sostengono che un buon autore deve descrivere la propria realtà. La denuncia sociale salta all'occhio in ogni pagina, la rabbia e la frustrazione di chi si mette in gioco e non riceve altro che delusioni da un paese che non è per giovani si percepiscono fin dalla prefazione.
I personaggi sono ben giostrati: sono verosimili, coerenti con la tipologia di storia e con se stessi, e la Cozzolino riesce ad utilizzarli e a muoverli nella trama nel modo migliore. Nonostante sia chiaro fin da subito quale sia il destino dei personaggi, l'aspetto brillante sta proprio nell'ottima gestione nei vari capitoli della storia. Spesso leggo romanzi in cui i personaggi non sono coerenti, oppure che hanno ottime basi ma che poi non ricevono la giusta dignità. Un'abilità della Cozzolino è evidentemente quella di saper gestire i propri personaggi nel modo migliore.
Anche lo stile è molto buono: i tempi narrativi sono sfruttati nel modo giusto, il ritmo descrizione/azione è ben dosato e la trama risulta incalzante anche nelle sue parti più lente. In un certo senso segue le regole della saga familiare, pur riguardando una sola persona nello specifico. Mi è piaciuto il modo in cui seguiamo la vita formativa e scolastica della giovane studentessa, non ci sono momenti omissioni né, al contrario, pedanterie: la Cozzolino ha un grande talento, non c'è alcun dubbio a riguardo.
Un altro punto a favore è il modo in cui la Cozzolino fa risaltare l'esasperazione. Arrivata a fine lettura ero molto arrabbiata e nervosa (per la gioia della mia famiglia!) e mi sentivo in un certo senso complice e vittima di un sistema che non permette ai cittadini più giovani di avere la dignità che meritano. Io sono ancora studentessa e non ho ancora avuto esperienze in ambito lavorativo, ma Lontano dal mio paese mi ha dato una scossa in negativo: se possibile sono più demoralizzata di prima e questo va benissimo: farmi provare la stessa frustrazione di Anna è la prova che l'autrice è in grado di far emozionare i lettori. Questo è ciò che chiedo ai libri che leggo, di emozionarmi, e Lontano dal mio paese ci è riuscito alla perfezione.
Questo libro è stato una vera scoperta, lo consiglio vivamente a chiunque voglia qualcosa di vero e di sentito. Quattro virgolette su cinque, ampiamente meritate!
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