venerdì 9 giugno 2017

RECENSIONE | "Dreamwalker - La ragazza che camminava nei sogni" di Mariachiara Cabrini

Buongiorno lettori! Buon venerdì! Oggi per me è una giornata moooolto triste e depressa, ho una relazione a distanza e oggi torno a casa, il momento dei saluti è sempre una disperazione! Ma non voglio tediavi, né crogiolarmi troppo: perciò vi riporto qui di seguito la mia recensione di Dreamwalker - La ragazza che camminava nei sogni di Mariachiara Cabrini, di cui vi avevo riportato qui la segnalazione!

Dreamwalker - La ragazza che camminava nei sogni
di Mariachiara Cabrini
Ed: Auto Publishing - 371 pagine
Ebook2.99 euro - Brossura: 14.00 euro

Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l'assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l'ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.
Molto bello!

Quando l'autrice mi ha inviato il libro, una cosa che mi è piaciuta era il titolo: l'idea di camminare nei sogni mi ha dato sensazioni positive, mi ha fatta pensare a voli di fantasia e sono stata da subito molto contenta di leggerlo.

Un personaggio come quello di Diana, la protagonista, che fin dalle prime pagine subisce un evento sconvolgente, non è semplice: gestire i traumi dei propri personaggi non è mai qualcosa di facile, si rischia di esagerare e di non controllare lo show, don't tell, ovvero si rischia di riversare sulla pagina aggettivi e parole inutili, che non servono al lettore a capire quanto effettivamente il personaggio sia sconvolto. Il lettore incontra Diana quando ha ormai toccato il fondo e non può fare altro che risalire: è un punto interessante da cui partire.

Inoltre (non posso evitare di dirvelo, nel caso saltate questo paragrafo) Diana è affetta da schizofrenia: il sintomo forse più evidente sono le allucinazioni. La malattia (in realtà le malattie in generale) è un altro aspetto che va trattato con le pinze. Ormai fioccano ovunque sul web e in libreria romanzi il cui fantasma principale è una malattia incurabile: sì, è giusto sensibilizzare i lettori, ma non posso impedirmi di notare che vengono bene o male trattati sempre allo stesso modo. In Dreamwalker c'è un pizzico di novità, c'è una sfumatura diversa. Intanto la scelta stessa della malattia, che affligge più pazienti di quanto ci si immagini, è particolare; in più da un punto di vista strettamente legato alla trama la schizofrenia si presta a innumerevoli escamotages che Mariachiara ha saputo sfruttare a dovere.

Riguardo la ricerca fatta per scrivere questo libro non posso esprimermi troppo, perché l'argomento non è tra le mie conoscenze e il poco che so l'ho imparato di riflesso dal mio compagno che lavora in campo sanitario, però l'impressione che ho avuto è che Mariachiara Cabrini non si sia limitata a sedersi al pc e a scrivere, ma che abbia studiato e approfondito l'argomento.

Lo stile è piacevole: a tratti ironico, serio quando necessario, ma in generale vivace e molto scorrevole. Non ho avvertito la "fatica", che fatica comunque non è, di arrivare alla fine: le pagine passavano una dopo l'altra senza momenti morti. Una nota positiva è che in questo libro nulla è ridondante, ciò che è scritto è esattamente ciò che serviva, né più né meno.

Una cosa che ho apprezzato un po' meno è stato il rapporto con Sebastiano. Mi spiego meglio: mi rendo conto dell'importanza che ricopre nel processo di recupero di Diana, il rapporto che c'è tra loro è fondamentale ai fini della trama. Semplicemente non mi ha conquistata del tutto, non sono riuscita a immedesimarmi in Diana nel momento in cui si relazionava con lui.

Sono stata molto contenta di aver letto il romanzo. Confesso che se lo avessi visto su uno scaffale non l'avrei portato a casa, ma avrei fatto molto male perché è un libro piacevole, che analizza un problema che come ho detto prima affligge molte persone e che in questo caso lascia trasparire la possibilità di una rinascita. Dreamwalker merita tre cuoricini e mezzo, ma come sempre arrotondo per eccesso e il mio voto finale è quattro cuori su cinque.

2 commenti:

  1. Sembra interessante data la tua recensione! Magari gli darò una possibilità, più avanti, un giorno. :)

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