Buondì, lettori e lettrici! Questa settimana sono uscite un sacco di recensioni, ma dopotutto ho letto moltissimo ultimamente e il libro di cui voglio parlarvi oggi è una vera chicca: Hector and the secrets of love di François Lelord, il secondo volume della serie dei Viaggi di Hector.
Hector and the secrets of love
di François Lelord
Ed: Gallic Books - 208 pagine
Una delle più grandi compagnie farmaceutiche del mondo ha assunto lo psichiatra Hector per cercare il loro più brillante scienziato, il professor Cormorant, che è scomparso portando con sé il segreto del filtro d'amore dei giorni nostri. Lasciatosi alle spalle la travagliata relazione con la sua fidanzata Clara, le avventure di Hector lo portano nel lontano Oriente e tra le braccia della bella Bayla, costringendolo a riflettere attentamente su cosa sia e cosa significhi l'amore.
Meraviglioso!
Amo moltissimo i libri di Lelord. Non penso di avervene mai parlato sul blog, ma è una delle serie di libri più belli che io abbia mai letto. Al di là del fatto che è interessante il punto di vista di uno psichiatra, le trame sono avvincenti e lo stile è tutto particolare. Ma vediamo nei dettagli questo volume.
La storia comincia qualche tempo dopo il primo viaggio di Hector, ma questa volta non parliamo di ricerca della felicità, bensì di ricerca dell'amore. Hector si fa in quattro per aiutare i suoi pazienti che per via dei rapporti d'amore: chi ama troppo, chi ama poco, chi ama la persona sbagliata, chi ha smesso di amare... Sono tutti elementi vicini al lettore, che possiamo vivere o abbiamo vissuto nel nostro quotidiano. Effettivamente le motivazioni narative usate la Lelord sono parte della vita di ognuno di noi e questo avvicina il lettore alla storia.
Lo stile è, come al solito, dolcissimo. Lelord racconta vicende e spiega i meccanismi della mente con un linguaggio favolistico, quasi infantile, pur trattandosi di argomenti per adulti. In questo romanzo, dal momento che si parla di amore, naturalmente si tratta spesso anche di rapporti sessuali: Lelord riesce a farsi capire benissimo, non è per nulla scontato né tralascia alcunché, eppure lo fa con parole adatte a un bambino. Questo conferisce sia una grande chiarezza (e il linguaggio psichiatrico non sempre è cristallino...) sia una dolcezza incredibile. Sembra quasi una carezza, ogni due pagine mi sentivo emettere degli "Oooh" e "Aaah" di tenerezza.
La storia, pur essendo secondo me meno bella rispetto a quella del primo libro, è comunque all'altezza delle aspettative. Hector deve affrontare un nuovo viaggio intorno al mondo, questa volta alla ricerca della ricetta dell'amore, e incontra nuove persone con vite e abitudini diverse. Si tratta di un romanzo che insegna anche ad apprezzare la diversità, quella con la D maiuscola, e ad accettare le sfaccettature di tante differenti culture.
Inoltre assistiamo anche ad una crescita personale di Hector: se nel primo libro era tornato alla sua vita precedente, pur con un bagaglio personale molto più ampio, ora per lui cambia tutto, cambia la sua vita sentimentale e si trova a dover chiedersi cosa farà una volta tornato alla propria casa. In un certo senso Lelord è lo psichiatra dei suoi lettori.
Insomma, un libro da cinque cuoricini. Non posso dare di meno, vorrei dare molto, molto di più. Consiglio a tutti di leggere le avventure di Hector: il livello di inglese è base, quindi sono alla portata di tutti. Spero di avervi convinti!
La storia comincia qualche tempo dopo il primo viaggio di Hector, ma questa volta non parliamo di ricerca della felicità, bensì di ricerca dell'amore. Hector si fa in quattro per aiutare i suoi pazienti che per via dei rapporti d'amore: chi ama troppo, chi ama poco, chi ama la persona sbagliata, chi ha smesso di amare... Sono tutti elementi vicini al lettore, che possiamo vivere o abbiamo vissuto nel nostro quotidiano. Effettivamente le motivazioni narative usate la Lelord sono parte della vita di ognuno di noi e questo avvicina il lettore alla storia.
Lo stile è, come al solito, dolcissimo. Lelord racconta vicende e spiega i meccanismi della mente con un linguaggio favolistico, quasi infantile, pur trattandosi di argomenti per adulti. In questo romanzo, dal momento che si parla di amore, naturalmente si tratta spesso anche di rapporti sessuali: Lelord riesce a farsi capire benissimo, non è per nulla scontato né tralascia alcunché, eppure lo fa con parole adatte a un bambino. Questo conferisce sia una grande chiarezza (e il linguaggio psichiatrico non sempre è cristallino...) sia una dolcezza incredibile. Sembra quasi una carezza, ogni due pagine mi sentivo emettere degli "Oooh" e "Aaah" di tenerezza.
La storia, pur essendo secondo me meno bella rispetto a quella del primo libro, è comunque all'altezza delle aspettative. Hector deve affrontare un nuovo viaggio intorno al mondo, questa volta alla ricerca della ricetta dell'amore, e incontra nuove persone con vite e abitudini diverse. Si tratta di un romanzo che insegna anche ad apprezzare la diversità, quella con la D maiuscola, e ad accettare le sfaccettature di tante differenti culture.
Inoltre assistiamo anche ad una crescita personale di Hector: se nel primo libro era tornato alla sua vita precedente, pur con un bagaglio personale molto più ampio, ora per lui cambia tutto, cambia la sua vita sentimentale e si trova a dover chiedersi cosa farà una volta tornato alla propria casa. In un certo senso Lelord è lo psichiatra dei suoi lettori.
Insomma, un libro da cinque cuoricini. Non posso dare di meno, vorrei dare molto, molto di più. Consiglio a tutti di leggere le avventure di Hector: il livello di inglese è base, quindi sono alla portata di tutti. Spero di avervi convinti!
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