Abissi
di Paolo Cabutto
Ed: Talos Edizioni - 185 pagine
Brossura: 10.00 euro
Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri
incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra
sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa
realtà, l'ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La
paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze
buie, in cui l'incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la
sicurezza della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli
occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi.
Molto bello!
Avrei voluto evitare di iniziare questa recensione con "facciamo una doverosa premessa" perché mi rendo conto che ogni mia recensione inizia con una premessa. Per cambiare non parlerò di alcuna premessa (e più pronuncio questa parola più perde di senso), ma di una "riflessione". Non cambia il contenuto, ma mi sento più a mio agio. Quindi, bimbi belli, facciamo una riflessione prima di cominciare: io non amo molto leggere horror. In questa Bookish Chat di Halloween vi spiegavo ampiamente la ragione. Concedetemi qualche irrazionalità, di quando in quando.
Ciò detto, dal momento che Abissi è una raccolta di racconti sono partita più motivata e più contenta. Chi mi segue da tempo sa bene che le storie brevi sono quelle che amo di più, sono più difficili da gestire per un autore che deve dirci tutto il necessario in poche pagine e perciò le trovo maggiormente interessanti. Le short stories e la non-fiction sono il mio top dei top. Abissi, sotto questo punto di vista, ha soddisfatto le aspettative: non ci sono stati racconti troncati in modo troppo rapido, "tirati via" come direbbe la mia maestra delle elementari. Ciascuna storia si è presa il suo tempo e non ha avuto fretta, senza allo stesso tempo assumere un aspetto ridondante di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno.
Il che si collega ovviamente allo stile: quello di Cabutto mi è piaciuto, l'ho trovato cadenzato nel modo giusto, con la necessaria fruizione di immagini letterarie senza sfociare in un testo troppo onirico. C'è qualche imperfezione: in qualche passaggio il testo diventa macchinoso e le frasi si interrompono troppo spesso, anche quando non sarebbe necessario. Purtroppo questo toglie il ritmo al racconto, "spezza" in un certo senso la corsa verso il finale creando un effetto non sempre positivo. Nel complesso però sono abbastanza soddisfatta, soprattutto considerando che Cabutto è un autore emergente e che quindi avrà tanto tempo a disposizione per migliorarsi.
Purtroppo rimango della mia idea, il genere horror non mi stimola al pari di altri generi, ma questo è un mio problema. Mi è stato chiesto di recensire un libro e non posso farmi influenzare dai miei gusti personali, devo dare un'opinione oggettiva e come tale trovo che Abissi meriti un punteggio di tre e mezzo su cinque: come al solito arrotondo per eccesso e quattro punti su cinque non glieli toglie nessuno!
Ciao Lucrezia, sono l'autore di Abissi.
RispondiEliminaTi ringrazio molto per la bella recensione. Sono contento che il libro ti sia piaciuto nonostante il poco amore verso il genere horror.
Grazie anche per le critiche sincere: aiutano sempre a migliorare.
Grazie ancora di tutto.
Un cordiale saluto.
Paolo
Ciao Paolo! Figurati, è stato un vero piacere per me leggerlo e dirti la mia sincera opinione! In bocca al lupo per tutto :)
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