Buongiorno lettori e lettrici! Come avrete furbescamente intuito dal titolo, Reading in the T.A.R.D.I.S. e tanti altri blog partecipano al review party di un libro davvero bello: Le mamme ribelli non hanno paura, di Giada Sundas, edito da Garzanti. Trovate l'evento a questo link, non scordatevi di partecipare!
Le mamme ribelli non hanno paura
di Giada Sundas
Ed: Garzanti - 180 pagine
In una calda giornata di agosto, all'improvviso Giada si è ritrovata a
essere madre. Perché è vero che ha cominciato a esserlo quando quel
piccolo cuore batteva dentro di lei, ma solo quando l'ha stretta tra le
braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una
persona, un attimo dopo un'altra completamente diversa, e per sempre:
una madre. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in
commercio, ha ascoltato ogni consiglio, ha parlato con medici e
ostetriche. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro,
protetta, amata. Eppure non sempre tutto andava com'era scritto in quei
libri. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: non esistono
regole, leggi, verità assolute, dogmi imprescindibili. Il mestiere di
madre si fa ogni giorno, si impara sul campo accettando l'imperfezione e
fidandosi del proprio istinto.
Meraviglioso!
Ebbene sì, non pensavo sarebbe mai accaduto: ho letto un libro che parla di maternità e non mi sono depressa dopo le prime righe. Non fraintendetemi: io provo il desiderio di diventare madre, un giorno. Ciò che c'è di deprimente in certi romanzi è il modo in cui la maternità viene trattata: non voglio generalizzare, se mi seguite sapete che non mi piace mai farlo, ma nella maggioranza dei casi il tema "maternità" viene trattato in soli due modi, il rifiuto totale e il rincoglionimento da mamma che aspettava il miracolo.
Quando ho deciso di partecipare a questo review party, l'ho fatto in modo impulsivo: ho accettato e basta, per poi guardare bene il monitor del pc e chiedermi "ma perché, Lucrezia, perché??". Ebbene, sono orgogliosa di dire che ho fatto una scelta azzeccatissima.
Il romanzo si apre con alcune citazioni: in queste citazioni è racchiuso lo spirito del libro, esilarante, realistico, quasi troppo terra terra per l'argomento, direbbero certe persone. Eppure il tema della maternità è trattato in modo reale, non è avvolto da una spruzzata di cipria rosa, è vero, sentito. Mi ha ricordato alcuni post di Chiara Cecilia Santamaria (la blogger di http://machedavvero.it/, se non la conoscete vi consiglio di dare un'occhiata). Ho ritrovato in questo romanzo tutte le paure e tutte le domande che io stessa di quando in quando mi pongo quando penso al mio futuro erede al trono. Giada Sundas è schietta, pur non rinunciando alla poesia del momento.
So che voi siete abituati alle mie recensioni chilometriche, ma in questo caso non so cosa aggiungere: il libro è bello, semplicemente bello. Ben scritto, senza refusi, con immagini evocative e piacevolissime. Questo è uno di quei libri che fa piacere tenere in mano: io li definisco libri sodi perché già solo il fatto di toccarli ti fa sentire bene.
In queste ultime settimane mi è capitato di riflettere molto sulla maternità. Sono stata alla festa del primo compleanno della figlia di una coppia di amici, poi dopo qualche giorno un'altra mia amica mi ha detto di essere incinta, mentre un'altra coppia di amici anche se non lo dice so che sta provando ad averne. Di conseguenza è stato inevitabile per me riflettere sul tema della maternità, di cosa significa per le donne e gli uomini diventare genitori. Personalmente trovo che la genitorialità non debba avere distinzione di genere e di orientamento sessuale e infatti mi sono concentrata su altro: in questo periodo la mia riflessione è stata su cosa fisicamente fa all'utero femminile avere un figlio. In questo libro l'autrice è riuscita a farmi dimenticare tutte quelle che io considero brutture (dilatazione, doglie, sangue... bleah) e a farmi concentrare su tutto il resto: i problemi tecnici, le buffe situazioni in cui ci si può trovare, anche la gioia di diventare madre, le paure (ho in mente la scena dell'ecografia, quando c'è la paura che il feto possa avere qualcosa che non va).
Bellissimo il passaggio dal prima al dopo: dall'attesa al post parto. Giada Sundas, come dicevo, non ha peli sulla lingua. Il bellissimo "dialogo", se così posso dire, tra la madre che tenta disperatamente di far mangiare la figlia e la bambina che in tutta risposta piange come un aquilotto è emblematico di tutto quello che ci si deve aspettare, un misto tra "ti amo più di tutto" a "perché l'ho fatto".
Le mamme ribelli non hanno paura è uno di quei libri che non possono essere letti in qualsiasi momento. Ci sono persone a cui, per il loro carattere e per il periodo che stanno affrontando, non mi sentirei di consigliare la lettura di questo libro. E tuttavia è un libro che si dovrebbe leggere prima di avere un figlio, prima di cercare di averne uno o prima di partorire.
La mia recensione è finita, ma come vi avevo anticipato su Facebook qui sotto trovate un form da compilare per vincere *rullo di tamburi* una copia cartacea di Le mamme ribelli non hanno paura tutta per voi! Mi raccomando, seguite le istruzioni in ogni parte! In più, se vi fa piacere, saremmo curiose di sentire la vostra risposta a una domanda: "Le storie ascoltate la prima volta in braccio alla mamma non saranno mai completamente dimenticate." Qual è il ricordo più bello che avete con la mamma?
In bocca al lupo a tutti i partecipanti, vi aspetto nei commenti qui sotto per leggere le vostre risposte!
a Rafflecopter giveaway
So che voi siete abituati alle mie recensioni chilometriche, ma in questo caso non so cosa aggiungere: il libro è bello, semplicemente bello. Ben scritto, senza refusi, con immagini evocative e piacevolissime. Questo è uno di quei libri che fa piacere tenere in mano: io li definisco libri sodi perché già solo il fatto di toccarli ti fa sentire bene.
In queste ultime settimane mi è capitato di riflettere molto sulla maternità. Sono stata alla festa del primo compleanno della figlia di una coppia di amici, poi dopo qualche giorno un'altra mia amica mi ha detto di essere incinta, mentre un'altra coppia di amici anche se non lo dice so che sta provando ad averne. Di conseguenza è stato inevitabile per me riflettere sul tema della maternità, di cosa significa per le donne e gli uomini diventare genitori. Personalmente trovo che la genitorialità non debba avere distinzione di genere e di orientamento sessuale e infatti mi sono concentrata su altro: in questo periodo la mia riflessione è stata su cosa fisicamente fa all'utero femminile avere un figlio. In questo libro l'autrice è riuscita a farmi dimenticare tutte quelle che io considero brutture (dilatazione, doglie, sangue... bleah) e a farmi concentrare su tutto il resto: i problemi tecnici, le buffe situazioni in cui ci si può trovare, anche la gioia di diventare madre, le paure (ho in mente la scena dell'ecografia, quando c'è la paura che il feto possa avere qualcosa che non va).
Bellissimo il passaggio dal prima al dopo: dall'attesa al post parto. Giada Sundas, come dicevo, non ha peli sulla lingua. Il bellissimo "dialogo", se così posso dire, tra la madre che tenta disperatamente di far mangiare la figlia e la bambina che in tutta risposta piange come un aquilotto è emblematico di tutto quello che ci si deve aspettare, un misto tra "ti amo più di tutto" a "perché l'ho fatto".
Le mamme ribelli non hanno paura è uno di quei libri che non possono essere letti in qualsiasi momento. Ci sono persone a cui, per il loro carattere e per il periodo che stanno affrontando, non mi sentirei di consigliare la lettura di questo libro. E tuttavia è un libro che si dovrebbe leggere prima di avere un figlio, prima di cercare di averne uno o prima di partorire.
La mia recensione è finita, ma come vi avevo anticipato su Facebook qui sotto trovate un form da compilare per vincere *rullo di tamburi* una copia cartacea di Le mamme ribelli non hanno paura tutta per voi! Mi raccomando, seguite le istruzioni in ogni parte! In più, se vi fa piacere, saremmo curiose di sentire la vostra risposta a una domanda: "Le storie ascoltate la prima volta in braccio alla mamma non saranno mai completamente dimenticate." Qual è il ricordo più bello che avete con la mamma?
In bocca al lupo a tutti i partecipanti, vi aspetto nei commenti qui sotto per leggere le vostre risposte!
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E non perdetevi le altre recensioni! Ecco l'elenco dei blog che partecipano:
DIARIO DI UN SOGNO | LEGGENDO ROMANCE | PRETTY IN PINK | MILIONI DI PARTICELLE | NON SOLO LIBRI | CHIACCHIERE LETTERARIE | IL BLOG DELLE LETTRICI COMPULSIVE | IO RESTO QUI A LEGGERE | IKIGAI | IL COLORE DEI LIBRI | UN LIBRO E UNA TAZZA DI TE | LA SALA DA TE DI UNA LETTRICE | SOGNANDO DIETRO AI LIBRI | READING AT TIFFANY'S | LE FIAMME DI POMPEI | I LIBRI SONO LO SPECCHIO DELL'ANIMA | LA RAPUNZEL DEI LIBRI | LA FENICE BOOK | BOOK'S ANGELS | IL CONFINE DEI LIBRI | ELLA GAI | AMORE PER I LIBRI E NON SOLO
Bellissima recensione. Complimenti
RispondiEliminaGrazie :)
Eliminacinque cuori addirittura? allora è da leggere! bella la tua recensione ;)
RispondiEliminaLuigi Dinardo
Ti ringrazio Luigi! Sì, ho dato il massimo a questo libro perché merita veramente una lettura!
EliminaE' un libro che tutti dovrebbero leggere per capire quanto nonostante le difficoltà dell'essere madre l'amore per un figlio non è condizionato, per quanto la voglia di mollare tutto sia forte l'amore è più forte di ogni cosa!
RispondiEliminaSì, è proprio vero! Sono d'accordo con te :D
Eliminabellissima recensione e bellissima iniziativa per un libro che merita tantissimo da quel che vedo ..e poi ho avuto la possibilità di conoscere nuovi meravigliosi blog!!
RispondiEliminapartecipo molto volentieri …
lettore fisso : patrizia gangi
mail : patty_1986@hotmail.it
ho risposto alla domanda del give sul blog diario di un sogno
E a me piace sempre conoscere nuovi lettori <3 Benvenuta Patrizia, grazie per il tuo entusiasmo!
EliminaLeggendo le vostre recensioni ho capito che mi ritrovo molto nell'esperienza narrata dall'autrice,mi rivedo in quasi tutti i suoi pensieri, i suoi dubbi e le sue paure anche se nonostante tutto quello di madre è il mestiere più bello di tutti,e anche se bisogna superare numerosi ostacoli lungo il percorso,dona grandi soddisfazioni!
RispondiEliminalauradomy@hotmail.it
Dalle tue parole si capisce bene quanto tu sia felice della maternità <3 Hai ragione, è un mestiere bellissimo! Difficile, ma bellissimo, che un giono sperimenterò anche io!
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