giovedì 30 novembre 2017

RECENSIONE | DOMINO LETTERARIO | "Shada" di Douglas Adams

Buongiorno lettori! Bentornati sul blog, siamo a fine mese e come per l'appuntamento del mese scorso è arrivato il momento per la recensione del Domino Letterario, ideato da Clarissa di Questione di libri. Oggi parliamo di Shada, di Douglas Adams, uno dei suoi romanzi su Doctor Who. E come avrei mai potuto farmelo sfuggire, proprio io che ho chiamato il mio blog Reading in the T.A.R.D.I.S.?

Shada
di Douglas Adams
Ed: Mondadori - 365 pagine
Ebook6.99 euro - Brossura: 12.75 euro

Il Signore del Tempo professor Chronotis, vecchio amico del Dottore, si è ritirato all'università di Cambridge, dove nessuno si accorgerà mai che egli vive da secoli. Ma adesso ha bisogno dell'aiuto del Dottore, della sua giovane assistente Romana e di K-9, il suo fedele computer a forma di cane. Lasciando Gallifrey, il pianeta d'origine della potente specie dei Signori del Tempo, infatti, ha portato con sé alcuni souvenir, per lo più innocui. Ma ce n'è uno molto, molto pericoloso, L'antico e venerabile codice di Gallifrey, uno dei Potenti Artefatti, risalenti ai giorni oscuri di Rassilon: un libro che assolutamente non deve cadere nelle mani sbagliate. E quelle del sinistro Skagra sono le più sbagliate che si possano immaginare. Perché lui vuole quel libro a tutti i costi. Vuole che il professore gli sveli la verità nascosta dietro Shada, il misterioso pianeta-prigione dove vengono rinchiusi i criminali che tentano di conquistate l'universo. E si dà il caso che la conquista dell'universo è proprio il progetto di vita cui Skagra ha deciso di dedicarsi...
Meraviglioso!

Come si fa a recensire Adams? Un autore che ha in un certo senso rotto gli schemi della letteratura contemporanea risulta estremamente difficile da giudicare, perché quelli che comunemente giudicheremmo errori sono, nella sua prosa, elementi tipici del suo stile. In questo romanzo Adams non si smentisce: pur non essendo un volume del calibro di Guida Galattica per autostoppisti, in Shada Douglas Adams riesce comunque a dare il meglio di sé.

Lo stile è inconfondibile. Quel misto tra una ricercatezza moderna e un completo nonsenso che tanto me lo ha fatto amare. In questo senso si può dire che la trama in sé sia quasi un pretesto, perché la cosa divertente di questo libro non è tanto l'avventura del Dottore in una delle sue tante rigenerazioni, quando osservare come Adams muove i personaggi, le frasi che fa loro pronunciare e gli espedienti che li porta a utilizzare. Ho notato la stessa cosa anche in altri romanzi di questo stesso autore, la trama per quanto possa essere appassionante passa totalmente in secondo piano rispetto alla maestria di chi l'ha ideata. Non è un caso che Adams sia molto amato dagli appassionati del genere.

Ciò detto, non è che la trama non sia avvincente, anzi. Shada è il perfetto episodio mancante di Doctor Who. Per quanto sia lungo più di 300 pagine, gli eventi che si sviluppano sono perfetti per essere inseriti in un episodio da 50 minuti, il tutto sempre mantenendo quello che è lo spirito del Dottore, che è qui per salvare il mondo e che non ci lascerà mai soli. L'anima stessa del Dottore, quella che ha tenuto incollati allo schermo così tanti telespettatori: Douglas la prende, la rimescola e la utilizza come se fosse la sua.

Molto buona la traduzione: tradurre Adams e tradurre Doctor Who non è mai semplice, vengono utilizzati vocaboli inventati o parole composte che, se tradotte nel modo sbagliato, rischiano di modificare completamente il significato. In Shada ho notato che alcune parole sono rimaste in inglese, mentre altre sono state tradotte perfettamente, restituendo la stessa idea e lo stesso sapore che Adams ha voluto dar loro.

L'ambientazione è ottima, ma si sa: l'Inghilterra è sempre una buona idea. Immaginarsi il Dottore e la sua lunga sciarpa che se ne vanno in bicicletta per Cambridge è stato meraviglioso.

Nulla da dire di negativo: per una volta, contrariamente a quanto mi succede di solito, non c'è nulla che avrei cambiato. Shada è una storia fresca, perfettamente godibile in quanto si pone già dalle prime pagine come un semplice espediente ludico, senza pretese oniriche di alcun genere. Tra l'altro, lo possono leggere tutti, sia che conosciate la serie tv sia che non abbiate mai guardato nemmeno un episodio, perché non lascia nulla al caso.

In conclusione, punteggio massimo: cinque su cinque, non so da quanto tempo non davo una votazione simile. Un'ottima lettura che consiglio a tutti, anche a chi di solito non ama questo genere! Un perfetto esempio di letteratura di evasione.

Per le altre tappe di questo Domino Letterario, ecco il
calendario da seguire!

23 commenti:

  1. Bhe sembra interessante per chi ama il genere, non credo che sia il mio caso però mi hai messo curiosità

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    1. Mi fa piacere averti incuriosita! Capisco che il genere sia un po' di nicchia!

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  2. Non è il mio genere, però una bella recensione :)

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  3. Non è il mio genere ma la tua recensione mi ha incuriosita e non poco, bravissima 😊

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  4. Ho visto un paio di serie dei telefilm, ma non so se il libro possa piacermi.

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  5. Mi rendi troppo felice, cominciavo a pensare che non piacesse a nessuno LOL, comunque hai assolutamente ragione, come poteva non venirgli bene? *-*

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  6. Questo libro devo assolutamente reperirlo, per la miseriaccia **
    MI ispira tantissimo!

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    1. Te lo consiglio assolutamente, è davvero scorrevole e molto molto divertente *-*

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  7. Decisamente non è il mio genere, ma splendida recensione!

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  8. Ultimamente, mi sono piuttosto distaccata da "Doctor Who", ma la tua recensione mi è piaciuta moltissimo!

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    1. Grazie <3 C'è un motivo particolare per cui ti sei un po' allontanata o semplicemente non sei nel mood giusto?

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  9. Concordo: recensione davvero bella!
    Il libro non è proprio il mio genere, però lo hai recensito così bene che mi hai fatto venire voglia di leggerlo

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    1. Grazie <3 Sei molto molto gentile, se dovessi davvero leggerlo verrò a leggere la recensione!

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  10. Oh mamma mia...mai sentito questo autore...adesso sono curiosa ihihi

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