Buongiorno lettori! Oggi sul blog ci concentriamo su un Review Party dedicato a Laura Cassie e al suo nuovo romanzo, Domani che giorno è. Vediamo insieme i principali dati di questo romanzo e la copertina, poi passiamo alla recensione! In fondo al post troverete l'elenco dei partecipanti, così potrete leggere tutte le nostre recensioni!
di Laura Cassie
Ed: Selfpublishing - 115 pagine
Ebook: 1.49 euro
Il 14 novembre è ormai alle porte ed Elizabeth Cooper non vede l'ora di brindare ai suoi trent'anni. Nulla potrebbe essere più bello di così, se non fosse che la sera prima del suo compleanno un terribile incidente automobilistico la vede coinvolta, facendole perdere la vita. Il mattino dopo, tuttavia, si sveglia nel suo letto in ottima salute e senza nemmeno un graffio. È di nuovo il 13 novembre. Uno strano scherzo del destino comincia a prendersi gioco di lei, facendole rivivere lo stesso giorno un'infinità di volte. Cosa sta accadendo? Sta forse impazzendo e tutta questa strana faccenda è quindi frutto della sua immaginazione o l'universo sta cercando di comunicarle qualcosa?
Prima di tutto, lasciatemi dire che la coincidenza di date mi emoziona: anche io sono nata il 14 novembre. Certo, spero di non morire il giorno prima del mio trentesimo compleanno... Però mi piace la coincidenza, ho sempre pensato che il 14 fosse un buon numero e novembre un bel mese, quindi mi fa piacere condividere questa piccola cosa con la protagonista. Naturalmente questo non serve saperlo per la recensione, ci tenevo solamente a farvelo sapere!
Tornando ad argomenti più pertinenti, già dalla sinossi si coglie il mistero della trama. Una cosa tipo Ricomincio da capo con Bill Murray, la protagonista si risveglia ogni giorno lo stesso giorno, rivivendo gli stessi momenti, dopo essere morta in un incidente. Un eterno purgatorio? O lei è impazzita? Mi ricordo che da bambina vidi un cartone animato con Qui, Quo e Qua che rivivevano il giorno di Natale per giorni interi. Lì era colpa di un desiderio espresso nel modo sbagliato. Questo tipo di racconto di solito segue la stessa regola: c'è qualcosa, nel corso di questa giornata eternamente rivissuta, che deve essere cambiato per poter uscire dal loop temporale. In questo caso, il cambiamento deve avvenire nella mente di Elizabeth, oltre che negli avvenimenti della giornata.
I personaggi sono molto piacevoli. Si tratta di un romanzo che si compone di più persone, pur essendo Elizabeth la protagonista indiscussa ci sono altri individui che fanno parte della sua vita e del suo fatidico 13 novembre e ciascuno di essi è ben costruito. Chiedo di essere perdonata per aver sorriso quando ho letto il nome Jack Smith, perché è come leggere Mario Rossi, ma tolto il piccolo momento ilare per questo nome sono rimasta molto contenta della gestione dei singoli personaggi. L'unica cosa che, senza spoiler, posso obiettare (senza però che tolga nulla alla mia opinione positiva) è l'accettazione da parte di uno dei personaggi della rottura del proprio fidanzamento: pur capendo che la situazione narrativa richiedeva una reazione pacata e tranquilla, mi è parsa una scelta un po' forzata. Ciò detto, ripeto che la mia opinione rimane molto positiva.
L'ambientazione mi è piaciuta abbastanza, anche se ammetto che avrei preferito vedere un ambiente nostrano. Naturalmente questo non influenza la recensione, perché devo valutare la qualità del libro e non il luogo in cui si svolge, ma nel momento in cui mi impegno per parlare di un romanzo voglio dire proprio tutto tutto. Con questo in mente, trovo che comunque la resa dell'ambientazione sia ottima, l'autrice permette di immergersi nel luogo in modo completo, senza inserire forzate desrizioni infinite: percepiamo la città in modo chiaro e completo attraverso tanti dettagli, tante frasi che rendono fluida la lettura e ci lasciano capire molto più di pagine intere di descrizioni.
Lo stile è buono. Mi sono accorta, nel corso della lettura, che ci sono spazi di miglioramento, si tratta di un'autrice giovane e che ha tanto tempo davanti a sé per smussare gli angoli, ma posso dire che le basi sono ottime. Il romanzo possiede un buon ritmo narrativo, la lettura diventa incalzante nei momenti giusti e rallenta laddove è necessario che rallenti. In generale si vede che Laura Cassie sa di cosa sta parlando, sa cosa sta facendo ed è molto decisa a farlo bene.
Quattro punti su cinque: si tratta di una storia piacevolissima, che si legge volentieri e che alla fine mi ha lasciata molto sooddisfatta. Un libro, per essere buono, deve chiudersi lasciandomi emozionata e sono stata estremamente lieta di aver affrontato Domani che giorno è. Consigliatissimo!
Tornando ad argomenti più pertinenti, già dalla sinossi si coglie il mistero della trama. Una cosa tipo Ricomincio da capo con Bill Murray, la protagonista si risveglia ogni giorno lo stesso giorno, rivivendo gli stessi momenti, dopo essere morta in un incidente. Un eterno purgatorio? O lei è impazzita? Mi ricordo che da bambina vidi un cartone animato con Qui, Quo e Qua che rivivevano il giorno di Natale per giorni interi. Lì era colpa di un desiderio espresso nel modo sbagliato. Questo tipo di racconto di solito segue la stessa regola: c'è qualcosa, nel corso di questa giornata eternamente rivissuta, che deve essere cambiato per poter uscire dal loop temporale. In questo caso, il cambiamento deve avvenire nella mente di Elizabeth, oltre che negli avvenimenti della giornata.
I personaggi sono molto piacevoli. Si tratta di un romanzo che si compone di più persone, pur essendo Elizabeth la protagonista indiscussa ci sono altri individui che fanno parte della sua vita e del suo fatidico 13 novembre e ciascuno di essi è ben costruito. Chiedo di essere perdonata per aver sorriso quando ho letto il nome Jack Smith, perché è come leggere Mario Rossi, ma tolto il piccolo momento ilare per questo nome sono rimasta molto contenta della gestione dei singoli personaggi. L'unica cosa che, senza spoiler, posso obiettare (senza però che tolga nulla alla mia opinione positiva) è l'accettazione da parte di uno dei personaggi della rottura del proprio fidanzamento: pur capendo che la situazione narrativa richiedeva una reazione pacata e tranquilla, mi è parsa una scelta un po' forzata. Ciò detto, ripeto che la mia opinione rimane molto positiva.
L'ambientazione mi è piaciuta abbastanza, anche se ammetto che avrei preferito vedere un ambiente nostrano. Naturalmente questo non influenza la recensione, perché devo valutare la qualità del libro e non il luogo in cui si svolge, ma nel momento in cui mi impegno per parlare di un romanzo voglio dire proprio tutto tutto. Con questo in mente, trovo che comunque la resa dell'ambientazione sia ottima, l'autrice permette di immergersi nel luogo in modo completo, senza inserire forzate desrizioni infinite: percepiamo la città in modo chiaro e completo attraverso tanti dettagli, tante frasi che rendono fluida la lettura e ci lasciano capire molto più di pagine intere di descrizioni.
Lo stile è buono. Mi sono accorta, nel corso della lettura, che ci sono spazi di miglioramento, si tratta di un'autrice giovane e che ha tanto tempo davanti a sé per smussare gli angoli, ma posso dire che le basi sono ottime. Il romanzo possiede un buon ritmo narrativo, la lettura diventa incalzante nei momenti giusti e rallenta laddove è necessario che rallenti. In generale si vede che Laura Cassie sa di cosa sta parlando, sa cosa sta facendo ed è molto decisa a farlo bene.
Quattro punti su cinque: si tratta di una storia piacevolissima, che si legge volentieri e che alla fine mi ha lasciata molto sooddisfatta. Un libro, per essere buono, deve chiudersi lasciandomi emozionata e sono stata estremamente lieta di aver affrontato Domani che giorno è. Consigliatissimo!
Grazie mille! Sono felice di sapere che ti è piaciuto :) ti faccio un piccolo spoiler: i prossimi libri saranno ambientati in italia e niente Mario Rossi 😂
RispondiEliminaFigurati, è stato un grande piacere!
EliminaNon vedo l'ora di leggere altro di tuo ❤