Buongiorno lettori! Oggi siamo di nuovo sul blog per una puntata della rubrica Bookish Chat e questa volta affrontiamo un argomento che personalmente mi sta a cuore come pochi altri. Come avrete capito dal titolo, io con questo post reclamo il mio diritto di vestirmi alla moda, di truccarmi, di indossare tacchi alti e di ossessionarmi - sì, di ossessionarmi - con il mio aspetto e al contempo di essere una lettrice forte.
Qualche settimana fa, su un gruppo che riunisce lettori di tutto il mondo, mi è capitata sotto gli occhi un'immagine vagamente agghiacciante: un paio di occhiali e un libro, sormontati dalla scritta "Condividi se anche tu preferisci spendere soldi in libri piuttosto che in scarpe". Ora, molti di voi non mi conoscono abbastanza bene per sapere che io, i luoghi comuni, li odio proprio. Adesso però lo sapete. Quale reazione pensate abbia avuto? Ah, sì: R A B B I A.
A quanto pare, se una persona legge molto è in automatico impossibilitata a truccarsi, viceversa chi si trucca non legge. Uhm, wow, ed io che credevo che le due cose non avessero attinenza, silly me. Ho deciso di approfondire l'argomento e di fare un calcolo, un calcolo che mi ha preso moltissimo tempo e che mi ha ricordato l'importanza di segnare su un'agenda i soldi spesi, ed ecco il risultato: nel 2017, comprensivi di regali, buoni sconto, prezzi outlet e acquisti effettivamente effettuati, io ho accumulato in casa
598,62 euro
in vestiti, scarpe, make up, borse
282,28 euro
in libri di vario genere
Al di là dello sputtanamento pesante che mi sono appena tirata addosso, ripetendo che non sono solo acquisti effettuati ma anche regali e buoni sconto utilizzati, la cifra è indicativa. Io spendo molti più soldi in abbigliamento e cura della persona, ma riesco comunque a leggere circa sei libri al mese, di più se sono molto brava.
Dal momento però che sia la lettura sia la moda non sono solo numeri, voglio spingermi anche oltre e fare una riflessione - tenetevi forte.
Tanto le letture che facciamo quanto gli abiti che indossiamo ci definiscono. A me piace un particolare stile nell'abbigliamento, così come mi piacciono determinati generi letterari, e ciò non vuole affatto dire che chi si veste diversamente e legge altri generi sia in automatico inferiore. Con questo post non ho intenzione di criticare chi, come diceva l'immagine che vi citavo sopra, non si trucca e non ama vestirsi, anzi, io celebro quelle persone che non sono interessate alla moda perché davvero se ne infischiano. Che ci mettiate 4 ore per prepararvi o che vi buttiate addosso la prima roba che esce dall'armadio, che leggiate solo saggi universitari o solo fumetti, siete comunque persone di cui dovete andare fiere. Quello che non sopporto, invece, è chi insiste sulla supposta correlazione tra le due cose.
Facciamo un esempio pratico: conoscete Valeria di
Read Vlog Repeat? Tra tutti i lettori che pubblicano i propri contenuti su Youtube lei è quella più agguerrita che seguo, legge tantissimo e legge di tutto, ma è anche una grande amante del make up e della moda, la sua rubrica su Instgram
#ivestitidelladomenica è una di quelle che preferisco. Questo la rende una mostruosità da museo?
NO! La definisce, come tutte le cose, ma non la rende strana.
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Perciò io reclamo il mio diritto di leggere un centinaio di libri l'anno e al contempo di usare il mascara e il rossetto, di approfondire temi sociali e politici e al contempo di indossare le mie adorate Timberland con il tacco alto. E come me tutti dovrebbero reclamare questo diritto. Che sia una camicia di Zara o un paio di sneackers di Footlocker, la moda è in mano vostra e non deve essere condizionata da nulla se non dal vostro gusto e la vostro desiderio. Sentirsi bene con se stessi è la prima regola: che vi piaccia uscire spettinati o che vi riempiate la testa di fiocchi rosa, quella è la vostra testa. Usatela per leggere e per esplorare il mondo.