Buondì, miei cari lettori! Oggi, giovedì 24 maggio, voglio tenervi compagnia con un nuovo Review Party dedicato a L'estate delle coincidenze, romanzo di Ali McNamara che ci porta sulle coste della verde Irlanda - non male come meta per le vacanze, dopotutto è quasi estate e questo libro mi ha fatto venire una gran voglia di partire per questa bellissima isola e cantare Arthur McBride!
L'estate delle coincidenze
di Ali McNamara
Ed: Newton Compton Editori - 384 pagine
È una magnifica estate e Ren Parker è a caccia: il suo lavoro, infatti, è
quello di scovare in giro per l'Irlanda la casa perfetta per un cliente
molto esigente. La sua ricerca la porta fino alla costa occidentale
dell'isola, nella piccola città di Ballykiltara. Qui sorge Welcome
House, un piccolo gioiello. C'è solo un problema: nessuno ha idea di chi
sia il proprietario. Quella casa è una sorta di leggenda per gli
abitanti della cittadina. La sua porta è sempre aperta per chi ha
bisogno di un tetto e non mancano mai scorte di cibo per i poveri o
chiunque passi per una sosta. Mentre Ren indaga sulla proprietà, per
capire come avviare una trattativa, comincia a immergersi nella storia e
nei racconti che circondano la vecchia casa, aiutata da Finn,
l'affascinante gestore dell'albergo in cui alloggia. Riuscirà a scoprire
il segreto della misteriosa Welcome House?
Molto bello!
Confesso che il primo capitolo mi aveva fatto bollare in modo negativo il romanzo: ho trovato le prime pagine un po' superficiali, c'è stato qualcosa nell'atteggiamento della protagonista, Ren, che sul momento mi ha infastidita, al punto che da essermi preparata psicologicamente a trecento pagine di noia. In realtà già dal capitolo seguente mi sono dovuta ricredere.
Bellissima l'ambientazione: siamo onesti, a chi non piacerebbe fare un viaggio in Irlanda, in uno di quei paesini portuali dove tutti si conoscono, dove le leggende abbondano, dove i nomi sono assurdi e così piacevoli? Le descrizioni qui emergono pian piano: attraverso i percorsi dei personaggi si scoprono un poco alla volta le peculiarità dello spazio esterno e di quello intimo, più personale della gente del luogo. Ciò che ho notato in particolare non è tanto la realizzazione dello spazio, quanto la descrizione del rapporto tra lo spazio e le persone che lo vivono. Molto piacevole, varrebbe la pena di leggere L'estate delle coincidenze anche solo per questa ragione!
I personaggi sono piacevoli, ma non sorprendenti. Forse questo è il motivo per cui non ho sentito il bisogno di dare un punteggio pieno al libro: non ho colto reali novità, Ren e i personaggi che la circondano sono dei tipi letterari già visti e molto usati e, anche se diventano piacevoli considerando che si tratta di un racconto a scopo ludico, non hanno rappresentato nulla di nuovo. Ciò detto, però, ripeto che sono piacevoli: devo confessare che il mio preferito è Kiki, un po' svampita, ma molto tranquilla e spensierata. Forse manca di un aspetto più profondo, ma c'è da dire che la storia non lo richiede. Viceversa, la mia opinione su Ren purtroppo non è cambiata molto, l'ho trovata un po' spocchiosetta, ma c'è da dire che il bello sta proprio qui: le persone con il suo carattere esistono, il che fa di lei un personaggio verosimile. Ottimo lavoro su di lei, non posso lamentarmi.
Lo stile è ottimo: adeguato al genere a cui appartiene il romanzo, frasi brevi e ironiche, che donano una certa immediatezza alle sensazioni della protagonista. Ci troviamo al volo nella mente di Ren e seguiamo i suoi ragionamenti. L'autrice sa dosare bene il ritmo, passando da momenti rapidi ad altri più lenti senza mai smorzare l'andamento regolare della narrazione. A meno che non ricordi male si tratta del mio primo approccio alla McNamara, ma se questo è il suo stile sono molto curiosa di approfondire la lettura di altri romanzi. L'estate delle coincidenze si legge in fretta, è allegro e vivace: il genere di libro che vorrei a tenermi compagnia nei momenti di stress. Confesso che è capitato a fagiolo, mi serviva una lettura di questo tipo e sono rimasta soddisfatta dello stile frizzante della McNamara.
Purtroppo, ma qui non mi sto affatto lamentando, il titolo in lingua originale aveva un significato tutto da scoprire: The Summer of Serendipity richiamava sia il nome della protagonista, Serendipity appunto, a significare che quella è la sua estate, ma "serendipity" vuol dire anche la gioia del fare scoperte o ritrovamenti imprevisti. In italiano diventa difficile da rendere, la parola "serendipità" esiste ma non è di uso comune e in un titolo che deve essere accattivante non poteva chiaramente essere usata, senza contare che avrebbe comunque perduto l'assonanza col nome di Ren. Peccato, è uno di quei casi in cui con la traduzione si perde qualcosa, ma mi rendo anche conto che diventa difficile una traduzione letterale nei giochi di parole! In ogni caso il titolo è molto adeguato, perciò sono soddisfatta della scelta dei traduttori.
In conclusione, se non il massimo, L'estate delle coincidenze merita quattro punti su cinque. Lo consiglio vivamente, soprattutto se c'è la necessità di staccare e di rilassarsi con qualcosa di piacevole e divertente.
I personaggi sono piacevoli, ma non sorprendenti. Forse questo è il motivo per cui non ho sentito il bisogno di dare un punteggio pieno al libro: non ho colto reali novità, Ren e i personaggi che la circondano sono dei tipi letterari già visti e molto usati e, anche se diventano piacevoli considerando che si tratta di un racconto a scopo ludico, non hanno rappresentato nulla di nuovo. Ciò detto, però, ripeto che sono piacevoli: devo confessare che il mio preferito è Kiki, un po' svampita, ma molto tranquilla e spensierata. Forse manca di un aspetto più profondo, ma c'è da dire che la storia non lo richiede. Viceversa, la mia opinione su Ren purtroppo non è cambiata molto, l'ho trovata un po' spocchiosetta, ma c'è da dire che il bello sta proprio qui: le persone con il suo carattere esistono, il che fa di lei un personaggio verosimile. Ottimo lavoro su di lei, non posso lamentarmi.
Lo stile è ottimo: adeguato al genere a cui appartiene il romanzo, frasi brevi e ironiche, che donano una certa immediatezza alle sensazioni della protagonista. Ci troviamo al volo nella mente di Ren e seguiamo i suoi ragionamenti. L'autrice sa dosare bene il ritmo, passando da momenti rapidi ad altri più lenti senza mai smorzare l'andamento regolare della narrazione. A meno che non ricordi male si tratta del mio primo approccio alla McNamara, ma se questo è il suo stile sono molto curiosa di approfondire la lettura di altri romanzi. L'estate delle coincidenze si legge in fretta, è allegro e vivace: il genere di libro che vorrei a tenermi compagnia nei momenti di stress. Confesso che è capitato a fagiolo, mi serviva una lettura di questo tipo e sono rimasta soddisfatta dello stile frizzante della McNamara.
Purtroppo, ma qui non mi sto affatto lamentando, il titolo in lingua originale aveva un significato tutto da scoprire: The Summer of Serendipity richiamava sia il nome della protagonista, Serendipity appunto, a significare che quella è la sua estate, ma "serendipity" vuol dire anche la gioia del fare scoperte o ritrovamenti imprevisti. In italiano diventa difficile da rendere, la parola "serendipità" esiste ma non è di uso comune e in un titolo che deve essere accattivante non poteva chiaramente essere usata, senza contare che avrebbe comunque perduto l'assonanza col nome di Ren. Peccato, è uno di quei casi in cui con la traduzione si perde qualcosa, ma mi rendo anche conto che diventa difficile una traduzione letterale nei giochi di parole! In ogni caso il titolo è molto adeguato, perciò sono soddisfatta della scelta dei traduttori.
In conclusione, se non il massimo, L'estate delle coincidenze merita quattro punti su cinque. Lo consiglio vivamente, soprattutto se c'è la necessità di staccare e di rilassarsi con qualcosa di piacevole e divertente.
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