Buongiorno lettori! Oggi, primo giorno di marzo, il blog partecipa ad un Review Party a cui tengo in modo particolare: come avrete argutamente dedotto dal titolo, si tratta del nuovo romanzo di Terry Goodkind, La Signora della Morte, edito da Newton Compton Editori. Io e altri otto blog (trovate l'elenco completo più sotto) abbiamo deciso di dedicare la giornata a una serie di recensioni. Bando agli indugi, dunque! Vediamo insieme i dati e poi passiamo alla recensione!
La Signora della Morte
di Terry Goodkind
Ed: Newton Compton Editori - 416 pagine
Ebook: 4.99 euro - Copertina rigida: 14.90 euro
A Nicci sono stati dati molti nomi e sul suo cammino ha incontrato molte
sfide. Dopo essere stata per anni il luogotenente del malvagio
imperatore Jagang, conosciuta come la Signora della Morte e come la
Regina Schiava, si è lasciata alle spalle il suo passato, mettendo la
sua abilità di incantatrice al servizio dei nemici dell'Ordine
imperiale. Adesso che sul trono siedono i suoi alleati, Richard e
Kahlan, Nicci è pronta per ricominciare a viaggiare. Al suo fianco c'è
Nathan, che possiede poteri ultraterreni da profeta. Il loro incarico è
esplorare in segreto i confini del regno appena costituito. Questo
porterà lei e Nathan sulle tracce della Strega Red; a spasso per i
vicoli tortuosi della città portuale di Tanimura; a incrociare le spade
in battaglie mozzafiato in alto mare e persino ad affrontare un duello
magico di proporzioni titaniche che potrebbe cambiare il destino del
vecchio mondo e di quello nuovo.
Molto bello!
Sono una fan di lunga data di Gooodkind. Ricordo di aver pescato il primo volume di La spada della verità in modo totalmente random in libreria al liceo: nel giro di due giorni avevo già comprato tutti i volumi, in un'orribile edizione con la costa arancione zucca. Ancora oggi è una delle saghe fantasy alle quali sono maggiormente legata, quindi non ho potuto non buttarmi a capofitto su questo primo volume di una nuova avvincente serie.
Non sono rimasta delusa. Le ambientazioni non sono certo una novità: ci ritroviamo nel mondo che già conosciamo e che abbiamo avuto modo di esplorare abbondantemente nei precedenti romanzi e da allora confesso che non ho trovato reali innovazioni. Anche nelle descrizioni di luoghi nuovi si respira esattamente quella che è l'atmosfera vista in precedenza e di questo sono rimasta, paradossalmente, molto molto soddisfatta. A volte, dopo tanti anni, potrebbe essere forte la tentazione di inserire elementi troppo nuovi e quindi discordanti da ciò che il lettore conosce tanto bene, ma non è stato questo il caso. Goodkind, a distanza di vent'anni (ebbene sì, v e n t i) dal primo libro, recupera uno stile descrittivo totalmente suo, che non ho mai trovato altrove.
Parlando dello stile, è come sempre ottimo. Incalzante, vibrante addirittura. Impedisce al lettore di staccarsi dalle pagine e costringe ad andare avanti nelle pagine; è una sensazione piacevolissima, che alla fine del libro lascia insoddisfatti perché bisogna andare avanti ma non ci sono più pagineee. Una piccola nota: una cosa che in Goodkind non apprezzo per niente sono le descrizioni delle scene di violenza, le trovo eccessivamente cariche, come se ci fosse un interesse morboso per il macabro. Speravo che in questa nuova saga le cose cambiassero, e invece...
I personaggi sono molto buoni. Abbiamo già avuto modo di conoscere Nicci nei romanzi passati e oggi come ieri la adoro. Un personaggio femminile forte, non invincibile e allo stesso tempo difficile da gabbare, intelligente e soprattutto consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti. Con il personaggio di Nathan non ho avuto modo di sentire una vera connessione purtroppo, l'ho trovato troppo simile ad altri personaggi di Gooodkind sotto alcuni aspetti, ma è possibile che sia stata solo la mia impressione. Sono molto curiosa, a proposito dei personaggi, di vedere ulteriori sviluppi riguardo la stessa Nicci, non mi stancherei mai di leggere di lei e non vedo l'ora di approfondire ulteriormente.
In generale sono rimasta soddisfatta, anche se non fulminata (ed ecco perché non posso dare cinque punti). Ho notato il mantenimento dello standard elevato a cui Goodkind ci ha già abituati, non ci sono buchi narrativi e anzi come sempre ho trovato alcune scelte e alcune costruzioni sintattiche molto buone; di fatto, non aspettandomi nulla più di questo non sono rimasta delusa. Al contempo voglio anche tenere in considerazione il fatto che Goodkind è riuscito a emozionarmi a livelli mooolto più alti e per questo ho scelto di dare solo quattro punti su cinque, comunque un punteggio più che decoroso!
Ecco l'elenco completo dei blog partecipanti! Non dimenticate di passare da loro per leggere le altre recensioni!
Io ho iniziato ad amare quell'arancione zucca perché ora lo associo alla serie xD
RispondiEliminaAnch'io ho la prima serie con la costa arancione zucca (ahahahaha). Concordo in pieno con il fatto che Goodkind ci ha abituato a standard altissimi e altri suoi libri mi hanno emozionata molto di più ;)
RispondiEliminaIo anche... che poi il problema mica era l'arancione,erano le scritte che si scolorivano e lo spoiler nella copertina del primo
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